Parliamo di…DONNE DI CAMORRA

Antonio Pascale dialoga con Matilde Andolfo autrice de La donna del boss – Il quaderno
Il racconto della criminalità organizzata italiana è da sempre focalizzato sugli uomini. Della mafia siciliana, della camorra, della ’ndrangheta e della Sacra Corona Unita conosciamo storie e mitologie al maschile. Le donne però hanno un ruolo importante nelle associazioni di stampo mafioso, non sono soltanto un sostegno alle figure maschili: ce ne parla con molta competenza e passione la giornalista Matilde Andolfo, con il suo libro: La donna del boss.
Anna Carrino è la compagna del sanguinario boss di camorra Francesco Bidognetti, alias Cicciotto di Mezzanotte. Quando si conoscono lei ha appena tredici anni, Cicciotto è il suo patrigno. Nasce così una sordida storia d’amore, che giorno dopo giorno porta Anna a diventare sua complice, a portargli i messaggi in carcere e a venire a conoscenza di tutti i traffici illeciti e i crimini del clan. Una complicità che dura trent’anni, una vita passata come custode di segreti, intime confessioni e informazioni riservate. Finché Anna non decide di pentirsi e di raccontare la sua storia. Una favola nera. Anna da donna di camorra compie la scelta estrema di cambiare vita pagando un prezzo altissimo: rinunciare alla propria identità e ai suoi tre figli. Il suo è un percorso di redenzione compiuto attraverso la fede e carità verso i più deboli.